giovedì 28 aprile 2011

MOBILITIAMOCI IN DIFESA DEI REFERENDUM

Cari/e,

come tutti/e saprete rimane in campo la possibile scelta del governo di agire nei confronti del referendum per l'acqua, dopo averci provato con il nucleare, per tentare ad aggirare la volontà popolare.

Sappiamo bene che non ci riusciranno, perchè l'unico modo sarebbe quello di abrogare le due norme oggetto dei quesiti oltre a dover soddisfare il principi ispiratori dell'iniziativa referendaria, ossia la volontà di far tornare l'acqua nell'ambito dei beni comuni, e siamo tutt* coscient* che ciò non è nelle intenzioni del Governo ne tantomeno delle lobbies economico-finanziarie.
Allora qual'è l'obiettivo di tale manovra? Provare a fare una "leggina" sull'acqua e il servizio idrico, che, sebbene non potrà bloccare la consultazione referendaria, contribuirà certamente a creare confusione: la strategia sarà quella di creare una cortina fumogena, di confondere le acque e i cittadini e poter dire che non c'è più bisogno dei referendum.
Si vuole così calpestare la richiesta di esprimersi in prima persona e partecipare al di là dell'urna. Si concretizza quello che andiamo dicendo da tempo: si scrive acqua, si legge democrazia.

E' chiaramente in corso un attacco nei confronti della nostra iniziativa, ed è quindi necessario essere all'altezza: dobbiamo chiamare alla mobilitazione tutto il popolo dell'acqua che, al di là di facili retoriche, possa affermare l'importanza della nostra battaglia ma, ancor di più, della difesa degli spazi di agibilità democratica e politica.

Queste sono quindi le proposte per l'attivazione e la comunicazione:
  • far girare un appello, in fase di preparazione, da far firmare a cittadini, associazioni, sindacati ed enti locali, oltre che ad esponenti della cultura e del mondo dello spettacolo, del mondo accademico, in difesa dei beni comuni e dell'espressione democratica nel nostro paese; 
  • da oggi pomeriggio, 26 aprile, a Giovedì 28, attivare un'azione di pressione tramite l'invio di mail a tutti i parlamentari dal titolo “Giù le mani dai referendum”, il cui testo sarà inviato tra qualche ora.
  • convocare mobilitazioni di fronte alle Prefetture di tutta Italia, da tenersi tra Giovedì 28 e Venerdì 29 (su Roma stiamo valutando il giorno più opportuno per tenere un presidio davanti al Parlamento), in difesa dell'acqua bene comune, dello svolgimento dei referendum e della libertà dei cittadini di partecipare alla vita pubblica di questo paese. 
  • In ultimo, dopo il 1° Maggio, diamo vita ad azioni di visibilità con le bandiere dell'acqua presso i monumenti storici delle nostre città.

E' necessario lanciare un messaggio chiaro: non permetteremo a nessuno di scipparci i referendum, né di provare a farlo!

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