lunedì 2 maggio 2011

Acqua democratica?


di Antonio Iannello
28 aprile 2011
Il 12 e 13 giugno si vota in tutta Italia, c’è il referendum. Se ne parla poco, sia nei grandi organi d’informazione sia in TV. Eppure i temi oggetto dei quesiti referendari rimandano a scelte centrali per la cittadinanza di quella che ci ostiniamo a chiamare democrazia, per citare il vecchio Gaber. Energia nucleare, diritto all’acqua, uguaglianza dinanzi alla legge. Tutti temi da prima pagina, in cui il dibattito pubblico dovrebbe formare e informare i cittadini in modo che vadano consapevolmente al voto.
Nel caso dell’acqua però al silenzio istituzionale si contrappone da circa tre anni un movimento nella società che si è gradualmente diffuso in tutto il territorio con una certa capillarità. Cittadini e cittadine comuni, associazioni, sindaci, gruppi culturali, giuristi, lavoratori e sindacalisti hanno dato vita a quello che oggi è il Forum dei movimenti per l’acqua (www.acquabenecomune.org). Il Forum è organizzato per regioni e per province ed ha una segreteria nazionale che ha sede a Roma. Si propone dalla sua nascita di fare un’analisi economica, giuridica e politica sullo stato delle acque e dei servizi idrici in Italia per capirne i problemi strutturali e le interdipendenze con la politica e con il mercato che punta da tempo a un graduale accaparramento delle risorse idriche.
Il Forum ha dato vita al comitato promotore dei quesiti referendari che propongono di abrogare quelle parti del sistema legislativo italiano che più nettamente tendono ad affidare la gestione dell’acqua al mercato. Giuristi come Stefano Rodotà e Ugo Mattei parlano da tempo dell’acqua come un bene comune, un bene universale ed insostituibile che non può essere usato dalle aziende private in funzione del profitto. Come la sanità, l’istruzione e la giustizia, l’acqua non può essere soggetta agli equilibri di mercato ma deve essere una garanzia per tutti. Questa la tesi di Stefano Rodotà (http://www.carta.org/2011/04/dai-beni-pubblici-ai-beni-comuni/) e del Forum dei movimenti per l’acqua.
Anche a Siena il comitato è attivo e organizza una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema. E proprio a Siena venerdì 29 aprile alle ore 19.00 alla Chiesa di S. Stefano, piazza della Lizza 2, in occasione della riunione settimanale il comitato senese proietterà il film documentario Water Makes Money - Come le multinazionali fanno profitti sull’acqua. Nel documentario i registi Leslie Franke e Herdolor Lorenz cercano di capire come e perché l’acqua sia diventata preziosa, in che modo alcune grandi aziende stiano cercando di condizionare i governi per la sua gestione e documenta alcune delle battaglie che hanno restituito la gestione dell’acqua alla comunità dopo esperienze fallimentari di privatizzazione.
Il Lavoro Culturale si fa felicemente veicolo di informazione e invita tutti a partecipare alla proiezione del documentario che sarà proiettato anche nella sala cinema della Facoltà di Lettere a metà maggio.
Il 25 maggio, proprio il Lavoro Culturale ospiterà un incontro fuori calendario con Franco Belli – già preside della facoltà di Economia a Siena, e Tommaso Fattori del Forum Nazionale dei movimenti per l’acqua proprio per approfondire le tematiche legate ai problemi posti dai quesiti referendari e in generale allo stato dell’acqua: si cercherà di capire il suo percorso dalle sorgenti montane ai rubinetti delle nostre case, chi gestisce oggi questo percorso e quali sono le relazioni politiche ed economiche che gli si creano intorno. Il tentativo è quello di favorire un esercizio del proprio voto consapevole e informato: a proposito di questo il comitato senese informa che è possibile per gli studenti e in generale i cittadini fuori sede poter votare al referendum direttamente da Siena, visto che ci saranno già le elezioni politiche a metà maggio e in alcuni casi i ballottaggi. Si può infatti chiedere (con una e-mail a lachanche@libero.it oppure a acquapubblicasenese@autistici.org) di essere inseriti fra i rappresentanti del comitato promotore del referendum e votare direttamente a Siena, basta solo avere con se un documento e la propria tessera elettorale.

http://www.youtube.com/watch?v=ANsBNc3os6c&feature=player_embedded

pubblicato su www.lavoroculturale.org

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