MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Roma 17/05, ore 14.00 P.zza della Repubblica
ACQUA, TERRA, LAVORO, REDDITO, CASA, DIRITTI SOCIALI E DEMOCRAZIA IN ITALIA E IN EUROPA
Pullman da Siena 10euro info e prenotazioni:
Marco Chiti 333-9128985 e Fiorenza Bettini fiorenza.bettini@gmail.com 347-2156117
Una nuova stagione di privatizzazione dei beni comuni, di attacco ai diritti sociali e alla democrazia è alle porte.
Se la straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso all'ideologia del “privato è bello”, e se la miriade di conflittualità aperte sulla difesa dei beni comuni e la difesa dei territori suggeriscono la possibilità e l'urgenza di un altro modello sociale, la crisi, costruita attorno alla trappola del debito pubblico, ha riproposto con forza e ferocia l'ideologia del “privato è obbligatorio e ineluttabile”.
Se la straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso all'ideologia del “privato è bello”, e se la miriade di conflittualità aperte sulla difesa dei beni comuni e la difesa dei territori suggeriscono la possibilità e l'urgenza di un altro modello sociale, la crisi, costruita attorno alla trappola del debito pubblico, ha riproposto con forza e ferocia l'ideologia del “privato è obbligatorio e ineluttabile”.
L'obiettivo è chiaro: consentire all'enorme massa di denaro accumulata
sui mercati finanziari di potersi impossessare della ricchezza sociale
del Paese, imponendo un modello produttivo contaminante, mercificando i
beni comuni e alienando i diritti di tutti.
Le conseguenze
sono altrettanto chiare: un drammatico impoverimento di ampie fasce
della popolazione, sottoposte a perdita del lavoro, del reddito, della
possibilità di accesso ai servizi, ai danni ambientali e ai conseguenti
impatti sulla salute, con preoccupanti segnali di diffusione di
disperazione individuale e sociale.
Il Governo Renzi, sostenuto dall'imponente grancassa dei mass-media e in piena continuità con gli esecutivi precedenti, sta accelerando l'approfondimento delle politiche liberiste, rendendo irreversibile, attraverso il decreto Poletti e il Job Act, la precarietà del lavoro e della vita delle persone; continuando a comprimere gli spazi democratici delle comunità costrette a subire gli effetti delle devastazioni ambientali, delle grandi opere, dei grandi eventi e delle speculazione finanziaria e immobiliare; mettendo a rischio, attraverso i tagli alla spesa, il diritto alla salute, alla scuola e all'università, e la conservazione della natura e delle risorse.
Dentro questo disegno, viene messa in discussione la stessa democrazia, con una nuova spinta neoautoritaria che toglie rappresentatività alle istituzioni legislative (in particolare la nuova legge elettorale “Italicum”) ed aumenta i poteri del Governo e del Presidente del Consiglio, e con l'attacco alla funzione pubblica e sociale degli enti locali.
Tutto ciò in piena sudditanza con i vincoli dell'elite politico-finanziarie che governano l'Unione Europea e che, le politiche di austerità, i vincoli monetaristi imposti dalla BCE, il patto di stabilità, il fiscal compact e l’imminente trattato di libero scambio USA-UE (TTIP), cercano di imporre la fine di qualsivoglia stato sociale e la piena mercificazione dei beni comuni.
Il Governo Renzi, sostenuto dall'imponente grancassa dei mass-media e in piena continuità con gli esecutivi precedenti, sta accelerando l'approfondimento delle politiche liberiste, rendendo irreversibile, attraverso il decreto Poletti e il Job Act, la precarietà del lavoro e della vita delle persone; continuando a comprimere gli spazi democratici delle comunità costrette a subire gli effetti delle devastazioni ambientali, delle grandi opere, dei grandi eventi e delle speculazione finanziaria e immobiliare; mettendo a rischio, attraverso i tagli alla spesa, il diritto alla salute, alla scuola e all'università, e la conservazione della natura e delle risorse.
Dentro questo disegno, viene messa in discussione la stessa democrazia, con una nuova spinta neoautoritaria che toglie rappresentatività alle istituzioni legislative (in particolare la nuova legge elettorale “Italicum”) ed aumenta i poteri del Governo e del Presidente del Consiglio, e con l'attacco alla funzione pubblica e sociale degli enti locali.
Tutto ciò in piena sudditanza con i vincoli dell'elite politico-finanziarie che governano l'Unione Europea e che, le politiche di austerità, i vincoli monetaristi imposti dalla BCE, il patto di stabilità, il fiscal compact e l’imminente trattato di libero scambio USA-UE (TTIP), cercano di imporre la fine di qualsivoglia stato sociale e la piena mercificazione dei beni comuni.
A tutto questo è giunto il momento di dire basta.
In questi anni, dentro le conflittualità aperte in questo paese, sono maturate esperienze di lotta molteplici e variegate ma tutte accomunate da un comune sentire: non vi sarà alcuna uscita dalla crisi che non passi attraverso una mobilitazione sociale diffusa per la riappropriazione sociale dei beni comuni, della gestione dei territori, della ricchezza sociale prodotta, di una nuova democrazia partecipativa.
Sono esperienze che, mentre producono importantissime resistenze sui temi dell'acqua, dei beni comuni e della difesa del territorio, dell'autodeterminazione alimentare, del diritto all'istruzione, alla salute e all'abitare, del contrasto alla precarietà della vita e alla mercificazione della società, prefigurano la possibilità di una radicale inversione di rotta e la costruzione di un altro modello sociale e di democrazia.
Vogliamo fermare la nuova stagione di privatizzazioni, precarietà e devastazione ambientale.
Vogliamo costruire assieme un nuovo futuro.
Vogliamo collegarci alle diffuse mobilitazioni europee, per affermare la difesa dei beni comuni nella dimensione continentale, a partire dal semestre italiano di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Vogliamo costruire un appuntamento collettivo che nasca in ogni territorio dentro momenti di confronto e iniziative reticolari, che, a partire da oggi, mettano in campo reti e associazioni, comitati, movimenti e organizzazioni sociali per arrivare tutte e tutti assieme ad una grande manifestazione nazionale a Roma per sabato 17 Maggio, con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14.00.
Stop privatizzazioni - Stop precarietà - Stop devastazione ambientale
Per la riappropriazione sociale dell'acqua, dei beni comuni, del territorio
Per la difesa e l'estensione dei servizi pubblici e dei diritti sociali
Stop fiscal compact - Stop pareggio di bilancio e patto di stabilità - Stop TTIP
Per la riappropriazione delle risorse e della ricchezza sociale
Per la difesa e l'estensione della democrazia
Per la riappropriazione sociale dell'acqua, dei beni comuni, del territorio
Per la difesa e l'estensione dei servizi pubblici e dei diritti sociali
Stop fiscal compact - Stop pareggio di bilancio e patto di stabilità - Stop TTIP
Per la riappropriazione delle risorse e della ricchezza sociale
Per la difesa e l'estensione della democrazia
Promotori e/o aderenti:
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, A Sud, ACT,
Action Diritti in Movimento, Alexis Occupato, Angelo Mai, Arci,
Associazione Altramente, Associazione Articolo 3, Associazione Ex
Lavanderia, Associazione Yaku, Ateneinrivolta, Attac Italia, Blocchi
Precari Metropolitani, Campagna per la Socializzazione di Cassa Depositi
e Prestiti, Campagna Stop-TTIP, Casale Pachamama, Cinecittà Bene
Comune, Collettivo Militant, Comitato di base NoMuos/NoSigonella,
Comitato No Accordo Acea - Mekorot, Comitato No Canal, Comitato No
Grandi Navi, Comitato No Muos Roma, Comitato Noviad'acqua, Communia
Network, Confederazione Cobas, Coordinamento Lavoratori Autoconvocati -
Contro la Crisi, Coordinamento Regionale Comitati No Muos, C.S.A. La
Torre, CSOA La Strada, CSOA Sans Papier, CUB, FIOM CGIL, Forum per una
Nuova Finanza Pubblica e Sociale, Il Granello di Sabbia, Il Sindacato è
un'altra cosa - Opposizione in CGIL, Legambiente, Liberacittadinanza,
LINK-Coordinamento Universitario, LOA Acrobax, Movimento Legge Rifiuti
Zero, Osservatorio sul Lavoro, Re: Common, Rete 28 Aprile, Rete dei
Comunisti, Rete della Conoscenza, Rete No War, Ross@, SCUP, Teatro Valle
Occupato, Un Ponte per, Unione degli Studenti, USB
Sostenitori:
L'Altra Europa con Tsipras, Lista civica Un'Altra
Provincia-PRC-PdCI-Provincia di Milano, Partito Comunista dei
Lavoratori, Partito della Rifondazione Comunista, Piattaforma Comunista,
SEL Area Metropolitana, Sinistra Anticapitalista.